Scrivere insieme...



Un racconto a 642 dita e 170 occhi... circa


È una storia che vale la pena d'essere raccontata e condivisa, almeno così credo. Tutto è nato lo scorso anno, alla scuola elementare padre Marella di Bologna...

giovedì 8 maggio 2014

Gli apprendisti scrittori della 2C

La prima email della seconda C della scuola padre Marella non si è fatta attendere. Anche loro avevano una storia da  raccontare e volevano il mio aiuto per scriverla. Evidentemente ricordavano ancora molto bene l'incontro con lo "scrittore" dell'anno precedente perché il protagonista del racconto sarebbe stato uno scrittore in una scuola di scrittori. Soggetto non semplice per una fiaba e comunque  difficile da sviluppare in modo originale  in cinquemila caratteri o qualcosa di più. Ho consigliato anche a loro di di scegliere un colore per caratterizzare l'emozione che desideravano trasmettere con la fiaba. È un buon modo per guardarsi dentro e leggere come ci sentiamo, cosa proviamo in quel momento. È il primo passo essenziale per dare originalità alla fiaba che ci apprestiamo a scrivere.
Ho anche suggerito di capovolgere il punto di vista: perché non pensare ad un gruppo di bambini che, per qualche ragione tutta da inventare, andavano a casa dello scrittore?
Ecco quanto mi hanno scritto i bambini della 2C.


11 marzo 2014
Caro   Stefano   come stai? ti  ricordi di noi?  adesso siamo in II C, l'anno  scorso eravamo in I C ci avevi letto alcuni tuoi racconti che ci erano piaciuti molto .
Quest'anno il racconto vogliamo scriverlo noi! ci piacerebbe che il protagonista fosse uno scrittore alle prese con un racconto ambientato in una scuola di scrittori. Ci puoi aiutare con qualche idea ? grazie tante speriamo  di vederci presto 

gli alunni della II C

La mia risposta...

20 marzo  2014
Cari amici della seconda C,
sono davvero felice di ricevere vostre notizie.
[.....] Adesso però raccontatemi di voi e della storia che intendete scrivere. Quando penso ad una storia da scrivere mi dico: "ma che colore avrà questo racconto?". È bello pensare alla mattina: "ma che colore avrà oggi la giornata a scuola"?  Io lo faccio spesso prima di recarmi al lavoro e mi accade anche quando mi accingo  a scrivere una storia. Scegliete un colore per il vostro racconto e il più sarà fatto. Mi scrivete che avete già pensato all'ambientazione (chiedete alla maestra se ho usato il termine giusto): uno scrittore in una scuola di scrittori... qui entra in scena il colore che volete dare alla vostra storia. Pensate ad un giallo misterioso, oppure ad un nero come un castello infestato da "presenze" malvagie (ma saranno fantasmi oppure altro...)? Potrebbe essere invece un bel verde, come la curiosità oppure un grigio come il caso (ma il caso esiste nella vostra storia?). Una volta individuato il colore sarà più semplice scoprire chi è il protagonista del racconto e chi l'antagonista. Ultima cosa, siete proprio sicuri che nel vostro racconto lo scrittore va nella scuola di bambini che vogliono diventare scrittori, oppure potrebbe accadere che siano i bambini ad andare a casa dello scrittore? Come, quando, tutti insieme o uno per volta, per quale motivo? non saprei... e voi?
Ricordatevi che in una storia tutto può accadere. Per il momento vi lascio, aspetto con impazienza una vostra risposta e, nel frattempo, proverò ad immaginare come potrebbe essere fatta una scuola per scrittori o la casa dello scrittore del vostro racconto.
Un abbraccio 
Stefano


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