Scrivere insieme...



Un racconto a 642 dita e 170 occhi... circa


È una storia che vale la pena d'essere raccontata e condivisa, almeno così credo. Tutto è nato lo scorso anno, alla scuola elementare padre Marella di Bologna...

sabato 3 maggio 2014

Prima email dalla 2 B: un racconto ambientato nel futuro... ma non troppo

La prima email è arrivata il 3 marzo dalla seconda B e la scrittura condivisa cona i bambini della scuola Padre Marella ha avuto ufficialmete inizio.

3 marzo 2014

Carissimo Stefano,
ti ricordi di noi? Siamo i bambini e le bambine della classe 2^B della scuola "Marella". Devi sapere che in questo periodo stiamo lavorando sulla fiaba, ne abbiamo lette moltissime e ora vorremmo inventarne una insieme a te. Potresti aiutarci? Ti chiediamo delle idee per trovare:
un protagonista, un antagonista,un aiutante e magari anche un elemento magico del
la nostra fiaba. Se lo ritieni utile, puoi anche suggerirci un titolo. A proposito, avremmo pensato di raccontare la nostra storia ambientandola nel futuro.
Quando avremo finito di scrivere il nostro superlavoro te lo spediremo.
Se potrai venire nella nostra scuola, ci piacerebbe che tu venissi a trovarci per correggere la nostra fiaba e magari darci dei consigli per renderla bella e ricca di particolari.
Tanti abbracci dalla 2B!

Non avevo ancora scritto una storia ambientata nel futuro, l'idea non mi ha mai entusiasmato.  Mi piace invece raccontare di personaggi  che potremmo tranquillamente incrociare per strada o nel cortile sotto casa anche se in situazioni fantastiche. Mi spiego, non si incontra tutti i giorni un amico gigantesco con la voce da bambino, ma un compagno di classe che viene preso in giro e vorrebbe essere diverso, magari incutere timore per essere rispettato, forse sì.  Incrociamo tanti Gedeone ogni giorno, nelle aule di scuola o negli uffici dove lavoriamo (chi ha letto il mio racconto "Gedeone e il Signore del Vento"  sa cosa intendo dire). In ogni modo la storia della seconda B doveva esseri ambientata nel futuro ma, almeno, non troppo. Il 6 marzo ho spedito la mia risposta proponendo qualche idea...


6 marzo  2014 

Carissimi amici della 2B,
sono davvero felice di ricevere vostre notizie. Domandate se mi ricordo di voi, ma come potrei dimenticarvi? Ormai è passato quasi un anno ma il ricordo della bella giornata passata in vostra compagnia è ancora vivo.  In questo periodo ho vissuto un sacco di belle avventure e quindi cosa avrò mai fatto? Beh, ho scritto una storia, anzi una e mezza. A dicembre dello scorso anno ho pubblicato "La luna ritrovata", ve ne avevo parlato quando ci siamo incontrati. Sicuramente non vi avevo detto che grazie ad un'amica presto sarà tradotta anche in spagnolo. 


La mezza storia che rimane, in realtà, è un racconto che non ha ancora trovato la sua fine.  Perché i racconti che mi capita di scrivere sono fatti così, trovano il finale per conto proprio. Il titolo della storia è "L'uomo nel guscio di noce" e, vi confesso, anche voi farete parte di questo racconto. Vorrei tanto che l'uomo potesse trovare la voglia e il modo di uscire dal suo guscio di noce, ma non è detto.


Adesso però raccontatemi di voi e della storia che intendete scrivere. Ma siete sicuri che volete farmi entrare in questa avventura? Guardate che dico sì... allora deciso, salto a bordo! La storia è ambientata nel futuro mi dite. Bene, però vorrei chiedervi per prima cosa se avete pensato... al suo colore. Sì, avete letto bene, che colore ha la nostra storia? Ogni storia ha un colore, anche quelle ambientate nel futuro. Nero come lo spazio in cui viaggia una nave spaziale grande come un intero pianeta... blu come i capelli della nonna dopo il trattamento di bellezza sul pianeta maiPiuRughe; verde come  l'ultimo prato rimasto nella città Cementcity, viola come lo schermo del cellulare "HaiTutto" che per un errore di fabbrica (ma sarà poi vero?) smaterializza le persone che lo posseggono e li intrappola nei programmi che memorizza; oppure  arancione come... Come cosa?  
Una volta trovato il colore del racconto, avremo anche individuato il titolo.
Un'ultima cosa avrei da chiedervi.  Il protagonista sarà un bambino o una bambina? E l'antagonista  potrebbe essere, per caso, un oggetto o qualcosa d'altro? Ricordatevi che in una storia tutto può accadere. Per il momento vi lascio, aspetto con impazienza una vostra risposta e, nel frattempo, proverò ad immaginare come sarà la mia Bologna del futuro.
Un abbraccio 
Stefano 



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